La differenza, soprattutto, sta qui. suono stella assolute Hamilton, Verstappen e Leclerc, per ragione e comportamento diversi (Max, in questo senso comunica meno e peggio ma vince e aggredisce), mentre è difficile attribuire ruoli analogici ai campioni delle due ruote che pure si sbattono e si battono con estrema determinazione. Senza emergere davvero o del tutto. Non nel caso dello stesso Marquez, ammesso che si riprenda e che ritrovi una modalità di stare en pista meno masochista, potrebbe recuperare garage e terreno perduto. È un presagio inevitabile, anche parte del chi non ama Marc. Condivido, credo, persino dai suoi avversari. Vincerò contro Marquez o perderò contro Marquez seminare l’unica ricetta sostenere la MotoGP, aiutando a crescere davvero, anche come comunicatore. Magari correggendo il sistema che svela il garage a chi non ha i primi diritti, il palinsesto per il rimbalzo e la trasmissione del garage in esclusiva. Sì, ma questo è un tema secondario di tutto inascoltato.
Il potere delle star: il commento di Terruzzi
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