Intervista alla Gazzetta: «Era il momento di provare a diventare un giocatore ancora migliore. Ho i capelli troppo lunghi. io sociale? no, meglio Fortnite»

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La Gazzetta dello Sport intervista Jannik Sinner. Il tennista italiano parla della rottura con Piatti e non solo.
Il divorzio di Piatti.
«Nessuna verità scabrosa, nessuna sveglia al mattino con la voglia improvvisa di cambiare tutto. Semplicemente, era giunto il momento di prendere una decisione per cercare di salvare un’ancora migliore. Questa è una scelta assolutamente personale, senza influenze esterne, come tutte quelle che ho assunto nella mia vita».
Era un’esigenza tecnica?
«C’era l’esigenza ha fatto un passo avanti. Quando sono un giocatore professionista, avrei dovuto contare su tutti gli aspetti. Tecnico, fisico e mentale: racconta l’interno. Io non dimentico i sette anni con Riccardo, dove mi hanno portato. Ma avevo bisogno di uno scatto. E sono convinto che non sono sicuro che troverò il coraggio di prendere una decisione come la mia».
Vedremo mai peccatore in campo senza cappellino?
«No, mi sono appollaiato il mio servizio per averlo dentro i capelli che sono sempre troppo lunghi. Non è che il mio Sansone sente di perdere le forze, è che io sono un porco e non rischio ad andare dal parrucchiere».
io sociale
«Non mi piacciono molto, lo ammetto, sottraggono troppe energie mentali. Era necessario parlare con i miei amici, io giocavo a Fortnite: perché eravamo in contatto divertendoci”.